FAMILIA

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FAMILIA

un film di Francesco Costabile
con Francesco Gheghi, Barbara Ronchi, Francesco Di Leva, Marco Cicalese, Tecla Insolia
sceneggiatura: Francesco Costabile, Adriano Chiarelli, Vittorio Moroni ● fotografia: Giuseppe Maio
montaggio: Cristiano Travaglioli ● musiche: Valerio Vigliar
produzione: Tramp Limited, Indigo Film
distribuzione: Medusa Film
Italia, 2024 ● 124 minuti

v.o. in italiano

2024, Mostra del cinema di Venezia – sezione orizzonti: miglior attore,
NUOVO IMAIE TALENT AWARD a Tecla Isolia

Tratto dal libro “Non sarà sempre così” Familia ripercorre la storia di Luigi Celeste e della sua famiglia. Una storia difficile da ascoltare. Perché ci chiede di fare i conti con le nostre paure, i tabù, pregiudizi. Difficile anche solo per la fatica che ci costa affrontare situazioni che siamo abituati a tenere lontane da noi, dal nostro pensiero, dalla quotidianità.

Luigi Celeste ha vent’anni e vive con sua madre Licia e suo fratello Alessandro, i tre sono uniti da un legame profondo. Sono quasi dieci anni che nessuno di loro vede Franco, compagno e padre, che ha reso l’infanzia dei due ragazzi e la giovinezza di Licia un ricordo fatto di paura e prevaricazione. Luigi vive la strada e, alla ricerca di un senso di appartenenza e di identità, si unisce a un gruppo di estrema destra dove respira ancora rabbia e sopraffazione. Un giorno Franco torna, rivuole i suoi figli, rivuole la sua famiglia, ma è un uomo che avvelena tutto ciò che tocca e rende chi ama prigioniero della sua ombra. Quella di Luigi e della sua famiglia è una storia che arriva al fondo dell’abisso per compiere un percorso di rinascita, costi quel che costi.

«FAMILIA è un melodramma nero, contamina diversi linguaggi tipici del cinema di genere: dal thriller psicologico, al cinema horror fino al film a tematica sociale. In questa contaminazione c’è il desiderio di sperimentare, coinvolgere lo spettatore, andare in profondità e rendere questo racconto universale. Essermi imbattuto in questo caso di cronaca, l’aver conosciuto la famiglia Celeste, mi ha permesso di iniziare una ricerca e una documentazione che si è estesa ai centri antiviolenza in tutta Italia. Aver esteso l’indagine e la ricerca verso i centri anti violenza mi ha permesso di avere un quadro più articolato e complesso in una narrazione che, come già detto, spesso risulta superficiale e confinato al dato cronachistico. Il film è anche un atto di denuncia, un monito ad ascoltare e intervenire ad ogni minimo segnale, ad ogni richiesta di aiuto; perché spesso le denunce e le segnalazioni finiscono nel pantano burocratico. E la storia della famiglia Celeste ci racconta anche questo, una famiglia che viene abbandonata dalle istituzioni, che finisce per implodere su se stessa con le sue più tragiche conseguenze.» (Francesco Costabile)

«Familia è un film perfettamente riuscito. Una famiglia altamente disfunzionale, dominata da un padre e marito violento e imprevedibile. Lo interpreta il sempre ottimo Francesco Di Leva, mentre la moglie, madre e vittima di violenza è la talentuosa Barbara Ronchi, per l’ennesima volta convincente. I figli non sono da meno, specie Luigi, interpretato superlativamente da Francesco Gheghi, fidanzato nel film con la brava Tecla Insolia. Insomma, gli attori sono il punto di forza del film, catturano il cuore dello spettatore con le loro performance viscerali catapultando nella tensione insostenibile di quelle mura domestiche, dove basta un niente per far esplodere la miccia della violenza più cieca. Crudo, tragico e inquietante, spiega in modo non didascalico le dinamiche perverse delle violenze. Tratto come si è detto da una storia vera, il film ha il merito di mostrare con intelligenza tutta la complessità del denunciare e di tutte le sue sofferte conseguenze.» (Claudia Catalli, mymovies.it)