Hopper e il tempio perduto

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Hopper e il tempio perduto

un film d’animazione di Ben Stassen, Benjamin Mousquet
con le voci di Federico Campaiola, Davide Garbolino, Eleonora De Angelis
Angelo Maggi, Massimo De Ambrosis
sceneggiatura: David Collard
produzione: Dark Horse Comics
distribuzione: Sony Pictures Italia
Francia, Belgio, 2022 ● 91 minuti

v. doppiata in italiano

Un po’ Indiana Jones e un po’ storia di formazione. Un viaggio ricco di emozioni e avventure, una storia di crescita e amicizia per tutta la famiglia, che insegna ad amarci per quello che siamo realmente.

Hopper è il giovane e coraggioso protagonista di questa storia, il cui più grande desiderio è quello di essere accettato da tutti e diventare un grande avventuriero al pari del suo padre adottivo, il re Peter. Quando suo zio Lapin, il “cattivo” del Regno, scappa di prigione e minaccia di rovesciare il Re, Hopper mette da parte ogni esitazione e decide di imbarcarsi in un’epica corsa contro il tempo insieme ad Abe la tartaruga, suo sarcastico aiutante e amico, e Meg, una spericolata puzzola esperta di arti marziali, per fermare le ambizioni dello zio e scoprire così la sua vera natura di lepre un po’ “speciale”.

«Un messaggio di inclusività, accettazione di sé e degli altri. Questi sono temi senza tempo che sono magnificamente affrontati in Hopper e Il Tempio Perduto. Ogni pellicola è di per sé unica. La caratteristica di Hopper e il tempio perduto è proprio come il titolo va a trattare il concetto della diversità che viene riportato in maniera alquanto autentica. E peculiare è anche come vivono i personaggi questo argomento e come si approcciano l’uno con l’altro al riguardo. Anche per ciò che concerne temi caldi e attuali come la tolleranza. Nel film poi c’è un senso di nostalgia che si unisce a riferimenti che si legano ad un intero immaginario incentrato sul cinema d’avventura. Per questo è un’opera che può attrarre davvero più generazioni.» (Benjamin Mousquet)

«Hopper e il tempio perduto riprende, nei personaggi, il classico schema dell’animazione Disney. C’è un protagonista, anche stavolta alle prese con un percorso di crescita, e accanto a lui c’è l’aiutante, (…) fondamentale per il compimento della sua impresa (…).La novità è un personaggio femminile indipendente e più abile degli altri (…) I topoi narrativi sono invece quelli del classico film d’avventura. Ci sono i luoghi esotici e gli ambienti ostili, le sabbie mobili e i ponti instabili, le trappole costruite ad hoc e le fruste e i machete. (…) Il messaggio arriva forte e chiaro. È un film che ci insegna ad accettarci per come siamo, e le nostre differenze sono la nostra ricchezza. (…) E allora non è il caso di avere tante sovrastrutture su di noi. Faremmo meglio ad essere noi stessi, e a non travestirci da chi non siamo.» (Maurizio Ermisino, movieplayer.it)