I MISERABILI

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I MISERABILI

un film di Ladj Ly
con Damien Bonnard, Alexis Manenti, Jeanne Balibar, Djibril Zonga
sceneggiatura: Ladj Ly, Giordano Gederlini, Alexis Manenti ● fotografia: Julien Poupard
montaggio: Flora volpelière ● musiche: Pink Noise
produzione: Lily Films, Rectangle Productions, Srab Films
distribuzione: Lucky Red
Francia, 2019 ● 102 minuti

v. doppiata in italiano

2019 Festival di Cannes: premio della Giuria ● European Film Awards: Miglior rivelazione
Cesar: Miglior film francese e premio del pubblico

scriveva Victor Hugo: “Non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori.” Ispirato alle rivolte di strada di Parigi del 2005 e ad altri fatti realmente accaduti, con I Miserabili il regista Ladj Ly, nato e cresciuto nel sobborgo che racconta, riporta alla mente L’Odio di Kassovitz, rispetto al quale misura anche la crescita frammentata ed esponenziale di certe realtà della banlieue parigina.

Montfermeil, periferia di Parigi. L’agente Ruiz, appena trasferitosi in loco, prende servizio nella squadra mobile di polizia, nella pattuglia dei colleghi Chris e Gwada. Gli bastano poche ore per fare esperienza di un quartiere brulicante di tensioni tra le gang locali e tra gang e forze dell’ordine, per il potere di dettare legge sul territorio. Quello stesso giorno, il furto di un cucciolo di leone dalla gabbia di un circo innesca una caccia all’uomo che accende la miccia e mette tutti contro tutti.

«è vero che in questo film racconto un po’ la mia vita, le mie esperienze, quelle delle persone che mi sono vicine… Tutti gli elementi della storia si basano su cose realmente vissute: i festeggiamenti per la vittoria della Coppa del mondo di calcio, ovviamente, l’arrivo del nuovo poliziotto nel quartiere, la storia del drone… Per cinque anni, ho filmato con la mia videocamera tutto quello che avveniva nel quartiere e soprattutto quello che facevano i poliziotti, non li perdevo d’occhio. Appena arrivavano, prendevo la videocamera e li filmavo, fino al giorno in cui ho immortalato un loro vero e proprio abuso. Anche la storia del furto del leoncino che scatena la collera dei gitani proprietari del circo che c’è nel film è reale… Ho voluto mostrare tutta l’incredibile diversità che costituisce la vita nei quartieri popolari. Abito ancora lì, sono la mia vita e mi piace filmarli. Sono il mio set cinematografico!» (Ladj Ly)

«Un banale episodio fa esplodere le tensioni di un quartiere controllato da una pattuglia della polizia. Ladj Ly proviene da Kourtrajmé, il collettivo fondato con Kim Chapiron e Romain Gavras e ne interpreta il verbo: immersione ambientale abbinata a messa in scena drammatica, attori professionisti affiancati agli abitanti di Montfermeil, a restituire conflitti e contraddizioni di una zona calda. Riprendendo il suo premiato corto, Ly, a una premessa programmatica in vertiginoso crescendo, fa seguire la deflagrante ultima parte. La vittima diviene mitologica figura vendicativa in un’epica rivolta dal basso all’attacco dei cattivi maestri. Macchina a mano, ralenti enfatici, pluralità di punti di vista, per uno spaccato verista e visionario a un tempo, che occhieggia alla morale della grande letteratura.» ( Luca Pacilio, filmtv.press)