I profumi di Madame Walberg

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I profumi di Madame Walberg
Les Parfums

un film di Grégory Magne
con Emmanuelle Devos, Grégory Montel, Gustave Kervern, Sergi López, Zelie Rixhon
sceneggiatura: Grégory Magne ● fotografia: Thomas Rames
montaggio: Gwénaëlle Mallauran, Béatrice Herminie ● musiche: Gaëtan Roussel
produzione: Les Films Velvet, Frédéric Jouve
distribuzione: Satine Film
Francia, 2020 ● 100 minuti

v. doppiata in italiano

un racconto di due opposti che si incontrano e si scontrano, si allontanano e rappacificano, ma al tempo si contaminano e si trasformano creando insieme un “bouquet floreale” nuovo e prezioso

Guillaume Favre è uno chauffeur separato dalla moglie e dal mondo. Il suo reddito, fluttuante come la sua vita, è appeso a un filo: ai tre punti che gli restano per non perdere la patente e la figlia, di cui la madre ha la custodia piena. Il suo capo preferisce assegnare vetture di lusso a conduttori che non rischiano di vedersi sospendere la licenza di guida da un momento all’altro. Ma un giorno, come una sfida, gli affida madame Walberg, cliente capricciosa e ‘naso’ reputato nel mondo dei profumi di lusso. Anne Walberg è capace di avvertire ogni genere di odore e di ricostruire un profumo in funzione di opportunità industriali o economiche. Egocentrica e maniacale, non riesce a scoraggiare Guillaume, determinato a resistere. Così, contro ogni logica, Anne e Guillaume finiscono per intendersi, producendo insieme una fragranza nuova.

«Les Parfums nasce da una situazione che tutti abbiamo vissuto: ero circondato da una folla di persone e un profumo familiare ha catturato la mia attenzione. Il mio primo istinto è stato cercare la persona che lo indossava, guardando le persone intorno a me con questo particolare filtro. Mi è venuto da chiedermi come potesse essere la vita di una persona con il senso dell’olfatto sviluppato rispetto a quello di una persona normale e come questa abilità potesse influenzare le sue relazioni sociali, le sue emozioni o il suo carattere. Tutto questo mi ha portato alla creazione di un personaggio e di una sfida per la scrittura e per la regia: catturare gli odori sullo schermo. È così che è nata Anne Walberg.» (Grégory Magne)

«La pellicola è il trionfo dei piccoli gesti, del non detto, delle bellissime relazioni che si possono creare inaspettatamente; ed è al contempo una racconto di seconde chance, di quei nuovi inizi che sfidano il pensiero comune, quando questo suggerisce che il tempo sia scaduto. Esatto, quella difronte a noi è commedia dolce e amara in cui dominano la dolcezza, appunto, la complicità e quella stagione della vita in cui gli sbagli potrebbero essere definitivi. La delicatezza della narrazione va a braccetto con il mestiere di Anne; la magia che avvolge il suo mondo si contrappone all’aridità della società; e la preziosa contaminazione che l’incontro degli opposti crea sullo schermo, contribuisce a diffondere il buonumore tra gli spettatori.» (Vissia Menza, masedomani.com)