Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto

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Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto

un film di Elio Petri
con Gian Maria Volonté, Florinda Bolkan, Orazio Orlando,
Gianni Santuccio, Salvo Randone
sceneggiatura: Elio Petri, Ugo Pirro ● fotografia: Luigi Kuveiller
montaggio: Ruggero Mastroianni ● musiche: Ennio Morricone
produzione: Vera Films
distribuzione: Lucky Red
Italia, 1970 ● 118 minuti

v.o. in italiano

1970 festival di Cannes Premio Speciale della Giuria ● David di Donatello: Miglior attore
1971 Academy Awards: Oscar per Miglior film straniero
Nastri d’argento: miglior regia, migliore attore

primo film di una trilogia (proseguita con La classe operaia va in paradiso del 1971 e La proprietà non è più un furto del 1973), frutto della collaborazione con lo sceneggiatore Ugo Pirro, in cui vengono messi in scena i motivi centrali della vita politica italiana dell’epoca, e con la colonna sonora di Ennio Morricone: Il nostro omaggio al maestro e a Gian Maria Volonté a cinquanta anni dalla sua uscita in sala.

Il ‘dottore’, appena promosso da capo della Sezione Omicidi a capo della Sezione Politica, uccide, sgozzandola, l’amante con cui aveva un rapporto sadomasochistico e che, come ha scoperto, lo tradiva con uno studente che appartiene alla contestazione attiva. Invece di cercare di occultare le prove le rende sempre più evidenti, convinto come è che il Potere gli può consentire di continuare ad essere al di sopra di ogni sospetto.

«Volevo fare un film contro la polizia, ma a modo mio.» (Elio Petri)

«Autore atipico del panorama cinematografico nazionale, Elio Petri è stato il regista che più di ogni altro è riuscito a raccontare gli anni 60 e 70 dell’Italia proletaria e piccolo borghese, con le sue contraddizioni di fondo, utilizzando sempre con maestria un complesso linguaggio cinematografico fatto di una scrittura solida e stratificata e di una messa in scena controllata e funzionale. […] “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” è interessante per differenti motivi: come esempio di cinema politico, dichiaratamente di denuncia; per l’accurata analisi e narrazione psicologica dei personaggi; per l’utilizzo conscio delle potenzialità ludiche della macchina-cinema. […] “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” è però soprattutto opera in cui viene messo in scena, in modo esplicito e coraggioso, l’esercizio del potere attraverso l’azione del Commissario. Gian Maria Volonté regala una delle sue prove interpretative più convincenti ed eclatanti. » (Antonio Pettierre, ondacinema.it)