Jojo rabbit

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JOJO RABBIT

un film di Taika Waititi
con Roman Griffin Davis, Thomasin Mckenzie, Taika Waititi, Rebel Wilson
Stephen Merchant, Alfie Allen, Sam Rockwell, Scarlett Johansson
sceneggiatura: Taika Waititi ● fotografia: Mihai Malaimare Jr.
montaggio: Tom Eagles ● musiche: Michael Giacchino
produzione: Defender, Piki Films
distribuzione: Fox Searchlight Pictures
Germania, Stati Uniti, 2020 ● 108 minuti

v. doppiata in italiano

Taika Waititi si ispira al romanzo “Il Cielo in Gabbia” per raccontare, attraverso gli occhi di un bambino, la visione acutamente divertente, ma profondamente conturbante, di una società preda dell’intolleranza.

Nella Germania del secondo conflitto mondiale, Jojo Betzler, fiero membro della Gioventù hitleriana, trascorre gran parte del proprio tempo in compagnia del suo amico immaginario Adolf, una versione del Führer adorabile, vitale, motivante. Nella sua completa adesione all’odio nazista, Jojo si infuria quando scopre che sua madre lavora per la Resistenza, e nasconde una giovane ragazza ebrea in soffitta. Con la Germania sull’orlo del collasso, si ritrova a dover affrontare una scelta: aggrapparsi alle sue convinzioni cariche d’odio o abbandonarsi alla propria umanità.

«Sono sempre stato attratto dalle storie in cui il mondo è visto attraverso gli occhi dei bambini. Mio nonno ha combattuto i nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale e sono sempre stato affascinato da quel momento storico e da quegli eventi. Avendo figli io stesso, sono diventato ancora più consapevole del fatto che gli adulti dovrebbero guidare i bambini nella vita e allevarli perché diventino la migliore versione di se stessi, eppure in tempo di guerra spesso accade il contrario. Da ebreo maori, ho fatto esperienza di un certo grado di pregiudizio, quindi lavorare a Jojo Rabbit è stato un modo per ricordare, soprattutto oggi, che dobbiamo educare i nostri figli alla tolleranza e continuare a ripeterci che non ci deve essere posto per l’odio in questo mondo. Mi auguro che l’umorismo di Jojo Rabbit contribuisca a coinvolgere una nuova generazione; è importante continuare a trovare modi sempre nuovi e originali per continuare a raccontare l’orribile storia della seconda guerra mondiale alle nuove generazioni, in modo tale che i nostri figli possano ascoltare, imparare e progredire, uniti verso il futuro. Alla fine dell’ignoranza, sperando che possa essere sostituita dall’amore.» (Taika Waititi)

«Taika Waititi esce dalla comfort zone per puntare il dito contro la diffusione delle nuove ideologie destrorse e lo fa alla sua maniera, con grazia e humor. Il cineasta neozelandese nel film prende di mira negazionismo, razzismo, sovranismo ed elogio della violenza sbeffeggiandoli in una commedia irriverente dal sapore dolce-amaro. Il nazismo filtrato dallo sguardo intimidito del piccolo Johannes è da barzelletta. (…) Jojo Rabbit è forse il film più personale di Taika Waititi. Ogni battuta, ogni gesto dei personaggi, ogni vezzo trasuda la sua poetica surreal-pop fatta di tocchi nonsense. Stavolta, però, Waititi alza il tiro, forte di una raggiunta maturità creativa e della libertà garantitagli dal successo di Thor: Ragnarok, e si permette di trasformare un divertissement in puro cinema politico che sfrutta il linguaggio della fiaba per prendere una posizione decisa sul presente.» (Valentina D’Amico, movieplayer.it)