La felicità degli altri

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La felicità degli altri

un film di Daniel Cohen
con Vincent Cassel, Bérénice Bejo, Florence Foresti, François Damiens
sceneggiatura: Daniel Cohen ● fotografia: Stephan Massis
montaggio: Verginie Seguin ● musiche: Maxime Desprez, Michael Tordjman
produzione: Cinefrance studios, Artemis Production
distribuzione: Academy Two
Francia, 2020 ● 102 minuti

v. doppiata in italiano

Possiamo essere felici per il successo degli altri? È questa la domanda al centro del film di Daniel Cohen tratto dall’omonimo spettacolo teatrale. Libertà creativa, amicizia, gelosia, obiettività. Una commedia che si fa crudele e ci chiede: fino a che punto siamo accecati dalle nostre frustrazioni o mancanze?

Léa, Marc, Karine e Francis sono amici amici di vecchia data, nel gruppo ognuno occupa il proprio posto. Ma l’armonia va in frantumi il giorno in cui Léa, la più discreta tra loro, racconta agli altri che sta scrivendo un romanzo. L’inaspettata rivelazione manda in crisi il resto del gruppo che, lungi dal gioire, comincia invece a manifestare un crescente disagio di fronte alla realizzazione dell’amica. Tra piccole gelosie e grandi cattiverie il libro di Léa diventa un best-seller. Ma è proprio di fronte al successo che si riconoscono i veri amici.

«Prima di essere un film, La felicità degli altri era uno spettacolo teatrale che è stato messo in scena più volte. Il produttore di uno degli allestimenti, David Gauquié di Cinéfrance, mi ha detto: “Ma perché non lo adatti per il grande schermo? “. E così ho iniziato a sviluppare la sceneggiatura. Per un po’ ho provato a lavorare su entrambi i progetti contemporaneamente, ma alla fine il film ha avuto la meglio. Avevo visto a teatro diverse volte Cena tra amici (Premon) di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, qualche anno prima che diventasse il fenomeno che tutti conosciamo. Sentendo il pubblico ridere di gusto dei dialoghi scopiettanti e serrati, mi sono detto in modo anche un pò pretenzioso: “Vorrei scrivere uno spettacolo come questo! “Sono sempre stato interessato al fenomeno molto umano del gruppo dove ognuno pensa di avere un posto e ricoprire un ruolo e poi quando uno del gruppo cambia stravolge tutto!» (Daniel Cohen)