
La forma dell’acqua
The shape of water
un film di Guillermo del Toro
con Michael Shannon, Richard Jenkins, Michael Stuhlbarg, Octavia Spencer,
Doug Jones, Sally Hawkins, Lauren Lee Smith, John Kapelos, David Hewlett
sceneggiatura: Guillermo del Toro ● fotografia: Dan Laustsen
montaggio: Sidney Wolinsky● musiche: Alexandre Desplat
produzione: Bull Productions, Fox Searchlight Pictures
distribuzione: 20th Century Fox
USA, 2018 ● 123 minuti
v.o. in inglese, russo, ASL (American Sign Language) con sottotitoli in italiano
Venezia 2017: leone d’oro ● Golden Globes 2018: miglior regia, miglior colonna sonora
Academy Awards 2018: miglior film, miglior regia, miglior scenografia, miglior colonna sonora
Una fiaba gotica ricca di suggestioni fantasy, ambientata nel pieno della Guerra Fredda americana (siamo nel 1963) e incentrata su una giovane eroina senza voce. A causa del suo mutismo, l’addetta alle pulizie Elisa si sente intrappolata in un mondo di silenzio e solitudine, specchiandosi negli sguardi degli altri si vede come un essere incompleto e difettoso, così vive la routine quotidiana senza grosse ambizioni o aspettative. Incaricate di ripulire un laboratorio segreto, Elisa e la collega Zelda si imbattono per caso in un pericoloso esperimento governativo: una creatura squamosa dall’aspetto umanoide, tenuta in una vasca sigillata piena d’acqua. Eliza si avvicina sempre di più al “mostro”, costruendo con lui una tenera complicità che farà seriamente preoccupare i suoi superiori.
«Ci sono due versioni della fiaba de La Bella e La Bestia. Quella puritana, dove si parla di un amore platonico senza alcun rapporto fisico e una più perversa e spinta. A me non interessava nessuna delle due, per cui ho preferito fonderle, scegliendo una sintesi tra le due. L’aspetto che mi premeva di più era quello di dare forma ad un protagonista dalla femminilità forte e spiccata. Elisa doveva essere una donna reale, per questo sin dalle prime scene la presento come una persona con delle pulsioni naturali: si sveglia, fa colazione e si masturba. Spero che il sesso appaia in modo naturale e non forzato, perché ho cercato di metterlo in scena in maniera delicata e sensibile, giocando molto con la fotografia e con le luci. Pensate che la scena della doccia è stata la più lunga e complessa da girare. Ci abbiamo messo sei ore soltanto per preparare le luci.» (Guillermo Del Toro)
«È proprio nei suoi personaggi che La forma dell’Acqua trova uno dei suoi maggiori punti di forza, con interpretazioni da parte di tutti i protagonisti che valorizzano la compiutezza narrativa dell’autore: Sally Hawkins è una perfetta Elisa, delicata, profonda e struggente; Richard Jenkins è perfetto nell’incarnare il vicino Giles, figura paterna più che reale amico della protagonista; Octavia Spencer è radiosa e spumeggiante come sempre, diventando complementare rispetto alla silenziosa Elisa. Allo stesso modo è efficace Michaal Shannon, in una prova che riprende e rimodula le caratteristiche principali dei suoi abituali personaggi.» (Antonio Cuomo, movieplayer.it)