
LA GAZZA LADRA
un film di Robert Guédiguian
con Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan
Grégoire Leprince-Ringuet, Marilou Aussilloux
sceneggiatura: Serge Valei, Robert Guédiguian ● fotografia: Pierre Milon
montaggio: Bernard Sasia ● musiche: Michel Petrossian
produzione: Agat Films
distribuzione: Officine UBU
Francia, 2024 ● 101 minuti
v. doppiata in italiano
2024, Festa del Cinema di Roma


Robert Guédiguian torna al cinema con un nuovo film sui rapporti di classe che incrocia racconti sentimentali e parabole familiari. Un dramma giocoso, solare e morale che risplende di vita senza lasciare spazio alla disperazione.
Maria ha passato la vita ad aiutare con grande dedizione le persone anziane, instaurando con loro un forte legame di devozione e fiducia. La sua condizione precaria, tuttavia, la porta ogni tanto a rubare loro qualche euro per togliersi alcuni sfizi. Quando per Maria si presenta l’occasione per esaudire il suo desiderio più grande, ovvero quello di vedere l’amato nipote diventare un grande pianista, la donna decide di spingersi oltre i limiti, innescando una serie di conseguenze che metteranno a dura prova gli equilibri della sua famiglia e di coloro ai quali ha dedicato la vita.
«Sto attraversando un periodo molto buio. Trovo che viviamo un momento di caos. Non c’è nessuna strada intellettuale o politica all’orizzonte, nessun progetto, solo reazioni e lo scontro tra la verità e la menzogna. Ci sono molte bugie che le persone affermano come se fossero verità, nessuno crede più a nessuno. Mi preoccupa la disgregazione in atto nelle società in cui siamo cresciuti, in cui abbiamo vissuto, e questo mi terrorizza. Forse è a causa di questa constatazione che ho cercato di trovare gesti belli, generosi, posizioni che vengono dal cuore e senza ideologia, semplicemente perché ci sono brave persone e ci sono ancora, ovviamente, storie d’amore, storie sentimentali, storie di famiglia, la bellezza e la bontà.» (Robert Guédiguian)
«Avevamo lasciato Robert Guédiguian, in E la festa continua!, alle prese con l’utopia di un mondo sociale e umanista a cui credere ancora, con quello che era probabilmente uno dei suoi film migliori. E lo ritroviamo in questo crescendo rossiniano ancora una volta a reinventare il suo cinema attraverso gli strumenti morali e cinematografici che gli riconosciamo da tempo e che forse in queste ultime opere appaiono più ispirati che mai. Perché anche La gazza ladra è uno dei migliori film di Guédiguian. E stavolta è la musica a tenere banco, sin dalla prima scena del furto al negozio di strumenti che dà il titolo al film: una linea narrativa sottile, esile ma necessaria nel mettere in armonia il mondo di Robert Guédiguian. Che è un mondo capace ancora di commuoversi per un pranzo di pesce preparato e atteso con amore, oppure consumato in silenzio davanti a un tramonto.» (Carlo Valeri, sentieriselvaggi.it)