La scuola cattolica

/ / Senza categoria

La scuola cattolica

un film di Stefano Mordini
tratto dall’omonimo libro di Edoardo Albinati
con Benedetta Porcaroli, Giulio Pranno, Emanuele Maria Di Stefano, Giulio Fochetti,
Leonardo Ragazzini, Alessandro Cantalini, Andrea Lintozzi, Fabrizio Gifuni,
Valentina Cervi, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca
sceneggiatura: Massimo Gaudioso, Luca Infascelli, Stefano Mordini
fotografia: Luigi Martinucci ● montaggio:Massimo Fiocchi, Michelangelo Garrone
musiche: Andrea Guerra
produzione: Warner Bros. Entertainment Italia e Picomedia
distribuzione: Warner Bros. Pictures
Italia, 2021 ● 106 minuti

v.o. in italiano

78 Mostra del Cinema di Venezia : presentato in anteprima fuori concorso

tratto dall’omonimo libro di Edoardo Albinati, il film di Stefano Mordini si ispira ad una tragedia della Storia italiana recente per analizzare e denunciare temi purtroppo ancora molto attuali: la concezione tossica della mascolinità e la violenza contro le donne.

Che cosa sono stati gli anni Settanta in una certa città, un certo quartiere, una certa scuola? Ha provato a raccontarlo in un romanzo di oltre mille pagine Edoardo Albinati, che nel 1975 era un adolescente romano di buona famiglia e frequentava un liceo privato del quartiere Trieste, isola di privilegio in cui i genitori medio e altoborghesi “mettevano al riparo” i loro figli dal clima politico del tempo. Quell’anno alcuni ex studenti della stessa scuola avrebbero compiuto uno dei delitti più efferati della storia italiana, il massacro del Circeo, e Albinati, nel suo romanzo fiume vincitore del Premio Strega 2016, avrebbe raccontato quella mala education capace di generare mostri.

«Il libro è un punto di partenza. Abbiamo eliminato i riferimenti al fascismo e alla droga perché per noi era importante identificare quel racconto in quello di un maschio che usava e vedeva la donna come un oggetto. In quegli anni il delitto del Circeo generò un dibattito. Lo stesso Pasolini, polemizzando con Italo Calvino, sottolineò che quella violenza non era solo appannaggio della borghesia ma anche dei ragazzi di borgata. Volevamo portare l’attenzione sul tema dell’impunità. Portare quella storia all’oggi e far diventare quella responsabilità una responsabilità di tutti.» (Stefano Mordini)

«Albinati prima e Mordini adesso raccontano e mostrano una scuola dove le donne non c’erano. I maschi le incontravano solo a casa o comunque all’esterno dal luogo primario dell’educazione (…) Il film ha un momento molto forte che arriva come un crescendo, come un pugno allo stomaco in uno zig zag nella struttura narrativa. Il racconto non è lineare in quanto il tempo assume in questa storia reale un senso diverso, e soprattutto nella parte dedicata agli avvenimenti del Circeo. La prima parte del film, quella sull’educazione di questi ragazzi, sulla loro libertà incontrollata, sulle finte punizioni, sulle relazioni con i loro genitori è uno schiaffo morale a quello che tutti abbiamo sotto gli occhi e che non vogliamo vedere. Che non si voleva vedere nel 1975 e ancora nel 2021 non è molto diverso. Cosa succede a questi ragazzi, chi sono, perché arrivano a tanta violenza, perché si sentono padroni di tutto e del corpo femminile? Non è solo un fatto di ricchezza e agiatezza… In un discorso sociale più ampio, per intervenire contro la violenza sulle donne, è proprio dall’educazione che si deve partire. Un’educazione che non deve essere fatta di finzione, imposizione, di preconcetti. La scuola cattolica è un film che tutti dovrebbero vedere per aprire gli occhi su queste verità, che ci sono e sono forti e viziate.» (Margherita Bordino, arttribune.it)