
Lego Ninjago – il film
The Lego Ninjago Movie
un film d’animazione di Charlie Bean
con le voci di Davide Perino, Gianni Giuliano, Daniele Raffaeli,
Chiara Gioncardi, Stefano Brusa, Francesco De Francesco
Sceneggiatura: Dan Hageman, Kevin Hageman, Bryan Shukoff
Montaggio: David Burrows, Garret Elkins, Ryan Folsey, Julie Rogers, John Venzon ● Musica: Mark Mothersbaugh
Produzione: Animal Logic, Animal Logic, LEGO System A/S
distribuzione: Warner Bros. Italia
Stati Uniti, 2017 ● 101 minuti
v. doppiata in italiano

La nuova avventura d’animazione firmata LEGO ci fa entrare nella battaglia per la difesa della città di NINJAGO tra il giovane Lloyd, alias il Ninja Verde e il perfido signore della guerra Garmadon nel nuovo Lego Ninjago il film di Charlie Bean.
In questa avventura NINJAGO per il grande schermo, la battaglia per la difesa della città di NINJAGO chiama all’azione il giovane Master Builder Lloyd, alias il Ninja Verde, insieme ai suoi amici, che in segreto sono tutti dei guerrieri ninja. Guidati dal Maestro Wu, tanto spiritoso quanto saggio, dovranno sconfiggere il perfido signore della guerra Garmadon, La Persona Più Cattiva Che Esista, che oltretutto è il padre di Lloyd. Meccanico contro meccanico e padre contro figlio, nell’epica resa dei conti questa squadra grintosa ma indisciplinata di ninja si metterà alla prova: ognuno dovrà imparare a controllare il proprio ego e lavorare insieme per scatenare le proprie innate doti da Spinjitzu.
«LEGO Ninjago è intrattenimento spensierato di grande qualità. Questo cartone che ne assembla tanti altri ha una libertà creativa rinfrescante, incorpora sequenza in live action, un “mostro” che in realtà viene dal mondo animale domestico e sembra non temere in nessun momento di essere incoerente, perché fa della presa in giro della propria natura (narrativa e commerciale) e della variazione su un tema ben preciso (il cartone per ragazzi con tutte le sue banalità) la sua missione. Con 5 personaggi volutamente stereotipati LEGO Ninjago ribalta il tipico racconto da animazione televisiva cavalcandolo. Cercando di ottemperare in maniera eccessiva ai passaggi obbligati del proprio genere li esagera, li enfatizza e li snatura mentre con le battute e il calco le prende in giro. Lo si vede innanzitutto nella maniera in cui il grande cattivo non è cattivo ma sembra “interpretare” il cattivo. A differenza della Dreamworks, che da sempre insegue un modello narrativo pixariano senza arrivare a quelle vette, la divisione d’animazione della Warner con i Lego sta creando un ibrido particolare, in cui il godimento dello spettatore non sta in un cuore sentimentale da scoprire dietro scorze di umorismo, ma in un gioco di rimandi meta che hanno il sapore della parodia tanto quanto quello della gag da Saturday Night Live.» (Gabriele Niola, badtaste.it)