L’ispettore ottozampe e il mistero dei misteri

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L’ispettore ottozampe e il mistero dei misteri

un film d’animazione di Julio Soto Gurpide
sceneggiatura: Rocco Pucillo ● musiche: Fernando Velázquez
produzione: Kapers Animation
distribuzione: Eagle Pictures
Spagna, 2022 ● 88 minuti

v. doppiata in italiano

un pizzico di mistero, un po’ di azione e un umorismo beffardo sono gli ingredienti di questo film d’animazione che unisce grandi e piccini davanti alle imprese del detective più goffo e “in gamba” che ci sia! Prendi anche tu il primo volo e raggiungilo nelle sue avventure!

L’Ispettore Ottozampe e il Mistero dei Misteri, film diretto da Julio Soto Gurpide, racconta la storia di un piccolo ragno, l’Ispettore Ottozampe, molto simpatico ma al tempo stesso anche molto goffo. Nonostante risolva diversi casi, combina un guaio dietro l’altro; infatti, dopo aver distrutto un edificio, è stato espulso dal corpo di Polizia. Ora Ottozampe ha deciso di prendersi un lungo periodo di meritata vacanza. Salito su un lussuoso volo per San Francisco, l’ispettore non immagina, però, che il suo rilassante viaggio neanche avrà inizio. Un ricco ospite, il medico Biugsy, pare esser scomparso nel nulla durante la luna di miele con sua moglie, la vedova nera Arabella. Sarà compito dell’ispettore Ottozampe risolvere il caso e scoprire cosa sia realmente accaduto al dottore.

«I protagonisti de L’ispettore Ottozampe e il mistero dei misteri sono tutti insetti, un po’ come in Bugs Life: non solo ragni ma anche formiche, lucciole, scarafaggi, mosche, locuste predatrici, grilli canterini e pulci puzzolenti, che corrono di qui e di là combinando guai a catena. In mezzo a loro l’ispettore e la sua improbabile aiutante dovranno destreggiarsi fra mille pericoli. (…) La vicenda è rocambolesca con un pizzico di thriller e diverte il giovane pubblico, e l’animazione è realizzata al computer ibridando animazione europea e statunitense. Ci sono sottotrame drammatiche e un po’ di rromanticismo grazie alla vedova nera, che (forse) non ha colpa se la disegnano (e la chiamano) così. E forse, come a lei, anche ai piccoli spettatori piaceranno “i ragni un po’ stupidi e un po’ sfortunati”.» (Paola Casella, mymovies.it)