
Maledetta primavera
un film di Elisa Amoruso
con Micaela Ramazzotti, Giampaolo Morelli, Emma Fasano, Manon Bresch, Federico Ielapi,
Fabrizia Sacchi, Orietta Notari, Sara Franchetti, Massimo Cagnina, Eliana Miglio, Claudio Bigagli
sceneggiatura: Elisa Amoruso, Paola Randi, Eleonora Cimpanelli
fotografia: Martina Cocco ● montaggio: Chiara Griziotti ● musiche: Riccardo Sinigallia
produzione: Bibi Film
distribuzione: BIM Distribuzione
Italia, Francia, 2020 ● 94 minuti
v.o. in italiano

Una storia di crescita e di solitudini. Una storia d’amore vista con gli occhi di una bambina che cerca il suo posto nel mondo. Il racconto di come il desiderio plasma e trasforma l’infanzia in adolescenza.
È il 1989. Nina ha undici anni e una famiglia incasinata, il padre e la madre litigano sempre, Lorenzo ‐ suo fratello minore ‐, quando si arrabbia, diventa un pericolo. Dal centro di Roma si ritrova catapultata in un quartiere di periferia, fatto di palazzoni, ragazzi sui motorini e prati bruciati. Anche la scuola è diversa, non ci sono le maestre ma le suore, non ha neanche un amico. Ma un incontro improvviso stravolge tutto, come una tempesta. Il suo nome è Sirley, viene dalla Guyana francese, in Sud‐America, e ha un sogno ambizioso: interpretare la Madonna nella processione di quartiere. Sirley è una creatura strana, con un passato difficile, piena di fascino e di mistero. Non le importa delle regole, non ha paura di nessuno, e l’unico modo che ha per interagire con le persone è quello di aggredirle o di sedurle. Nina ne è attratta e spaventata, eppure Sirley fa qualcosa che nessuno finora ha fatto davvero: le dà attenzione e a modo suo, la fa sentire speciale. La coinvolge in un mondo nuovo, e rapidamente quest’amicizia così anomala la assorbe totalmente.
«Ho studiato sceneggiatura al Centro Sperimentale di Roma, perché mi hanno sempre appassionato le persone, quindi la regia di un film di finzione è stato un passaggio naturale. Sul set ho lavorato con attori straordinari, che hanno portato i personaggi a loro. Essendo un film molto personale ed intimo, tutto questo è stato molto importante (…) anche se all’inizio ai produttori avevo proposto un’altra storia, che non è piaciuta molto, allora raccontai loro questo momento della mia vita, del trasloco in periferia e di mio padre, che era un pazzo furioso. Mi dissero loro di scrivere questa di storia, quando iniziai a scrivere, è venuto fuori anche un romanzo Sirley, da cui ho tratto la sceneggiatura del film» (Elisa Amoruso)
«È una storia personale e sincera quella del film Maledetta primavera, un viaggio a ritroso che la sceneggiatrice e regista Elisa Amoruso compie verso un momento della sua vita da ragazzina sulla soglia dell’adolescenza. Sono anni 80 intrisi di ricordi che ruotano intorno a un trasloco della famiglia Amoruso, dal centro di Roma verso la periferia, un cambio piuttosto radicale che travolge la crescita della giovane Elisa segnandola con un’intensa nuova amicizia. Non sappiamo quanto possa essere stato terapeutico per la regista questo percorso nostalgico che sin dai primi minuti diventa qualcosa che appartiene anche a noi. La Amoruso ci mette tecnica e anima nel tradurre le emozioni della sua storia in immagini, musica e lo fa con una intima direzione degli attori, tutti bravissimi. Alcuni momenti sono così intensi che sembra sentire il profumo e il vento di quella primavera di tanti anni fa.» (Antonio Bracco, comingsoon.it)