Old

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OLD

un film di M. Night Shyamalan
con Eliza Scanlen, Thomasin McKenzie, Aaron Pierre, Vicky Krieps, Alex Wolff,
Abbey Lee, Nikki Amuka-Bird, Gael Garcia Bernal, Ken Leung
sceneggiatura: M. Night Shyamalan ● fotografia: Michael Gioulakis
montaggio: Brett M. Reed ● musiche: Trevor Gureckis
produzione: Universal Pictures
distribuzione: Universal Pictures
Stati Uniti, 2021 ● 109 minuti

v. doppiata in italiano

In un thriller mozzafiato ambientato su una spiaggia claustrofobica Shyamalan, il regista de “Il sesto senso” gioca con il suo stesso cinema, spingendosi oltre in una riflessione che va al di là delle apparenze di genere.

Su una paradisiaca e isolata spiaggia tropicale, dove si trova per motivi diversi un gruppo di 13 persone, tutto sembra trascorrere al meglio fino a quando viene rinvenuto in mare il corpo di una donna senza vita. Il mistero si fa ancora più grande, quando il gruppo inizia a invecchiare velocemente senza una ragione, tanto che l’intera esistenza di ogni individuo rischia di ridursi spaventosamente ad un solo giorno. Il gruppo si rende presto conto che ciò che sembrava un paradiso si sta trasformando in un incubo. Bloccati sulla misteriosa spiaggia che sembra nascondere un oscuro segreto, i protagonisti dovranno affrontare una corsa contro il tempo per cercare di salvarsi e sfuggire alla morte imminente.

«Mi è subito piaciuto il tono narrativo del fumetto, perché ha quegli elementi di dark comedy che fanno parte dei miei ultimi film e della mia serie tv Servant, adoro le situazioni in cui non sai se ridere o essere destabilizzato. Poi però ho aggiunto cose mie: il fumetto ha un finale metafisico e filosofico, con riferimenti a diverse culture, il film onora quelle idee, ma ha una struttura diversa. Questo è tipico del mio approccio narrativo.» (M. Night Shyamalan)

«Tratto dal graphic novel Castello di sabbia di Pierre Oscar Lévy e Frederik Peeters (…) un thriller con tratti orrorifici, in cui M. Night Shyamalan costruisce un microcosmo prettamente di stampo occidentale per rappresentare la tossica cultura del consumismo, un veleno che ci fa perdere la bussola del nostro presente disorientandoci come il varco tra le rocce che non fa scappare i personaggi dalla loro gabbia di sabbia dorata. In Old si instaura fin dai primi momenti un’atmosfera che guarda da vicino i gialli di Agatha Christie, dove la claustrofobica ambientazione funge da benzina per far scoppiare i contrasti tra i vari personaggi presenti sulla spiaggia.» (Emanuele Antolini, cinefacts.it)