PICCOLO CORPO

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PICCOLO CORPO

un film di Laura Samani
con Celeste Cescutti, Ondina Quadri
sceneggiatura: Marco Borromei, Elisa Dondi, Laura Samani
fotografia: Mitja Licen ● montaggio: Chiara Dainese ● musiche: Fredrika Stahl
produzione: Nefertiti Film con Rai Cinema
distribuzione: Nefertiti Film
Italia, Francia, Slovenia, 2021 ● 89 minuti

v.o. dialetto veneto, friulano con sottotitoli in italiano

2022, David di Donatello: regista esordiente
2021 Festival di Cannes: Semaine de la Critique
Annecy Cinema Italien: Premio del pubblico ● Toronto IFF: Contemporary World Cinema

esordio alla regia per Laura Samani, Piccolo corpo è una favola cruda, il viaggio di un’eroina in un paesaggio acquatico tra cielo e terra alla ricerca di un miracolo (im)possibile.

Italia, 1900. La giovane Agata perde sua figlia alla nascita. Secondo la tradizione cattolica, l’anima della bambina è condannata al Limbo. Agata sente parlare di un luogo in montagna, dove i neonati vengono riportati in vita per un solo respiro, per battezzarli e salvare la loro anima. Intraprende il viaggio con il corpicino di sua figlia nascosto in una scatola e incontra Lince, un ragazzo solitario che si offre di aiutarla. Partono per un’avventura che permetterà ad entrambi di avvicinarsi al miracolo.

«Nel 2016 scoprivo che a Trava, nel mio Friuli Venezia‐Giulia, esiste un santuario dove, fino alla fine del 19° secolo, avvenivano miracoli particolari: si diceva che lì si potessero riportare in vita i bambini nati morti, per il tempo di un respiro. Il miracolo del ritorno alla vita era necessario per battezzare i bambini, altrimenti destinati ad essere seppelliti nelle zone incolte, come si fa con i gatti. Senza battesimo non avrebbero mai avuto un nome e un’identità, la loro anima avrebbe errato eternamente nel Limbo. I santuari di questo tipo portano il nome di à répit, del respiro o della tregua, erano presenti in tutto l’arco alpino – solo la Francia ne contava quasi duecento – ed è impressionante come questi fatti siano pressoché sconosciuti, nonostante la dimensione del fenomeno. La storia di questi miracoli si è impigliata in qualche anfratto dentro di me ed è rimasta lì a chiedere attenzione.» (Laura Samani)

«Piccolo corpo, opera prima di Laura Samani, parla di miracoli (im)possibili. Il viaggio di Agata attraversa gli elementi e la materia: aria, terra, acqua e fuoco, ma anche legno, luce, pietra, neve, fumo, lana, latte. […] Pensi di meritarti questo miracolo?”, chiedono ad Agata. Ma il miracolo vero l’ha fatto Laura Samani, creando un mondo e un’eroina fatti di carne viva intenta a strappare la “carne della propria carne” dalla ineluttabilità della morte, immergendosi nella paura e nel dolore, scendendo in quell’oscurità che ha una sua straziante bellezza, se non è negata, se riconosce a se stessa il proprio nome.» (Paola Casella, mymovies.it)