SCOMPARTIMENTO N. 6

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SCOMPARTIMENTO N. 6

un film di Juho Kuosmanen
ispirato all’omonimo romanzo di Rosa Liksom
con Seidi Haarla, Yuriy Borisov, Dinara Drukarova, Polina Aug,
Galina Petrova, Kostantin Murzenko
sceneggiatura: Andris Feldmanis, Juho Kuosmanen, Livia Ulman
fotografia: Jani-Petteri Passi
montaggio: Jussi Rautaniemi
produzione: Elokuvayhtiö Oy Aamu
distribuzione: Bim
Finlandia, Russia, Estonia, Germania, 2021 ● 107 minuti

v. doppiata in italiano

2021 festival di Cannes: Gran Premio Speciale della Giuria

Tratto dall’omonimo romanzo di Rosa Liksom, e opera seconda di Juho Kuosmanen premiata a Cannes col Gran Premio Speciale della Giuria, il film racconta con un realismo che si rende poesia l’incontro tra due destini, ma soprattutto soffia alle nostre anime quello spirito che solo il viaggio sa rappresentare.

Una giovane finlandese fugge da un’enigmatica storia d’amore a Mosca salendo su un treno che viaggia verso il porto artico di Murmansk. Costretta a condividere il lungo viaggio e un piccolo vagone con un minatore russo, l’incontro inatteso porta i due occupanti dello Scompartimento n. 6 ad affrontare la verità sul loro ardente desiderio di un legame umano.

«Scompartimento n.6 è un road movie artico, forse potrebbe essere visto come un goffo tentativo di trovare armonia e pace dello spirito in un mondo di caos e ansia. Il cuore della storia sta nel concetto di accettazione. È un compito difficile accettare di essere parte di questo mondo caotico e che si esiste come si è. Il nostro eroe, la studentessa finlandese Laura, intraprende un lungo viaggio in treno per andare a visitare alcuni petroglifi antichi. Cita la frase di una persona che ha incontrato: ”per conoscere te stesso, devi conoscere il tuo passato”. Vorrebbe essere un’archeologa che trova soddisfazione da questo tipo di cose, petroglifi e simili. Ma lei è veramente così? O si tratta solo di un sogno rubato dalla persona che vorrebbe essere?» (Juho Kuosmanen)

«Non bisognerebbe mai attaccare discorso con gli sconosciuti in treno, ma provarci aiuta ad avere un brivido nella vita: può andare male come insegna Hitchcock, può andare meglio come illustra Linklater. A una giovane finlandese, in viaggio verso un sito archeologico del Mar Artico, fa scoprire come la solitudine di due esseri (lei ha una storia d’amore, che sta svanendo, con una donna) possa coniugarsi in slanci d’affetto, compensando i vuoti di un’esistenza già condizionata da territori desolati e clima ostile (il ragazzo nello scompartimento è ruvido e ama la compagnia della vodka). Il finlandese Juho Kuosmanen esplora ancora la marginalità dell’essere, accarezzandone gli inciampi: la vita va come il treno, fermandosi e ripartendo. Nel buio di una notte artica, tra la neve e il vento.» (Adriano De Grandis, Film Tv)