SUL SENTIERO BLU

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sul sentiero blu

un film di Gabriele Vacis
sceneggiatura: Michele Fornasero, Gabriele Vacis
fotografia: Paolo Ceretto, Francesca Gaia Cisotto, Michele Fornasero
montaggio: Michele Fornasero, Marco Rezoagli ● musiche: Marta Lucchesini
produzione: Indyca
distribuzione: Wanted Cinema
Italia, 2022 ● 91 minuti

v.o. in italiano

mercoledì 2 marzo ore 21.30 > proiezione inaugurale in sala Gabriele Vacis,
Michele Fornasero e il dottor Roberto Keller,
Direttore del Centro Regionale per i Disturbi dello spettro dell’Autismo in età adulta
della ASL Città di Torino.

Sul sentiero blu è il viaggio intrapreso da un gruppo di persone affette da autismo sulla via Francigena, con il supporto di un team scientifico. Un cammino fisico, ma anche spirituale, per provare a superare i propri limiti. Una storia di speranza e di rivincita, che tocca profondamente per l’umanità, la ben visibile fatica – non solo fisica, ma soprattutto psicologica -, e per l’autenticità delle emozioni che vengono raccontate dalle immagini. Un film che diventa un segno di speranza e che ci invita ad andare oltre le nostre difficoltà, per riscoprire la bellezza della semplicità e del quotidiano.

Il film è uno splendido viaggio lungo La Francigena, che vede protagoniste un gruppo di persone con autismo. Le accompagna il professor Keller, oltre a uno staff di medici ed educatori. Il film affronta con estrema delicatezza temi sociali e relazionali rispetto all’autismo. I protagonisti affrontano un cammino di crescita, imparando a gestire emozioni e difficoltà. Un’esperienza profondamente umana volta a migliorare le relazioni delle persone coinvolte. I partecipanti devono infatti adattarsi al nuovo ambiente e cercare un modo per convivere, alla scoperta della loro indipendenza. Il viaggio si concluderà a Roma, dove tra varie autorità incontreranno anche Papa Francesco.

«I pellegrini di un tempo partivano dalle periferie più oscure per “conquistare” il centro, l’ombelico del mondo. Questo viaggio dimostra che l’ombelico del mondo possiamo trovarlo solo dentro alle persone. Persone straordinarie perché portatrici di visioni non comuni. L’autismo è una condizione ancora difficile da comprendere. Il film prova a svelarla, a riconoscerla. La “Visibilità” di Calvino, non ha niente a che vedere con la vanità mediatica. Italo Calvino, nella quarta lezione, comincia con una citazione dal Purgatorio di Dante: “poi piovve dentro a l’alta fantasia”. Considera dunque la fantasia un posto dove ci piove dentro. Chiunque conosca una persona autistica è in grado di capire al volo quello che vogliono dire il sommo poeta antico e il grande scrittore moderno.» (Gabriele Vacis)

«Vacis segue con attenzione ognuno dei personaggi cogliendo in questo modo i momenti di crisi o felicità, le aspettative sul futuro e gli attimi di sconforto, cercando di restituire le sfumature di una visione inusuale per la maggior parte del pubblico. Niente è nascosto, tutto è mostrato senza manipolazioni o trucchi cinematografici. Il regista documenta tutto ciò che abitualmente viene nascosto allo spettatore, ovvero quella mancanza di regolazione delle distanze interpersonali e l’eccessiva spontaneità della comunicazione, elementi che disturbano e stridono nel “normale” ecosistema sociale. In uno dei momenti più toccanti del film, i ragazzi sono riuniti intorno al fuoco di notte, ognuno di loro legge un pensiero o un desiderio per il futuro dopodiché getta il biglietto nel fuoco. La speranza comune è quella di superare gli ostacoli naturali dati dalla neurodiversità e di crescere prima come individui e poi come collettivo, come una famiglia.» (Federico Rizzo, Sentieri Selvaggi)