Super Mario Bros – Il film

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Super Mario Bros. – Il film

un film d’animazione di Aaron Horvath, Michael Jelenic
sceneggiatura: Matthew Fogel ● montaggio: Eric E. Osmond
musiche: Brian Tyler
produzione: Illumination Entertainment
distribuzione: Universal Pictures
Stati Uniti, Giappone, 2023 ● 92 minuti

v. doppiata in italiano

L’Illumination Entertainment e la Nintendo portano al cinema Super Mario Bros. in un film di animazione che rende giustizia alla leggenda di uno dei videogiochi più amati di sempre, cercando la leggerezza e la solarità in un mix irresistibile di umorismo e avventure.

Mario e Luigi sono due fratelli idraulici italoamericani. Si sono da poco messi in proprio lasciando un’altra impresa. Quando Brooklyn si allaga per un guasto i due si avventurano nella rete fognaria e vengono risucchiati da un tubo fino a un regno magico. Nel tragitto sono divisi e mentre Luigi finisce in un tenebroso luogo dominato da tartarughe guerriere e scheletri, Mario arriva invece in un regno magico popolato di adorabili funghetti, con una principessa umana dal misterioso passato. Il regno però è in pericolo: il terribile Bowser vuole a tutti i costi sposare la principessa e se lei rifiuterà metterà il suo regno a ferro e fuoco.

«La Nintendo non poteva scegliere partner migliore dell’Illumination Entertainment per (ri)portare sul grande schermo il suo marchio di punta, quel Super Mario più che iconico, con pochi altri nomi praticamente paradigma del concetto stesso di videogioco, da più di quarant’anni. Questo proprio perché l’Illumination dei Cattivissimo Me, Minions e Sing sa (…) concentrarsi sui personaggi e al tempo stesso, il team garantisce una tecnica e una professionalità all’altezza del mercato dell’animazione 3D attuale. (…) Perché è chiaro che il film diretto da Aaron Horvath e Michael Jelenic concentra in un’ora e mezza tutti gli elementi che il videogiocatore medio della saga da decenni vive e respira: i cubi, i funghi, i nemici, le avventure parallele di Donkey Kong, Mario Kart, i bonus e le citazioni, clamorose e raffinate. Ma la costruzione del racconto e del tragitto del nostro eroe non esiste solo in funzione delle citazioni, ma la dinamica del gameplay viene riportata pari pari nella sceneggiatura, con piena e incondizionata fiducia nella sua forza narrativa. Non si cerca la più facile strada nostalgica e un po’ storiografica dell’abbattimento della quarta parete. Ma nemmeno ci si prende troppo sul serio, perché con tutti quei colori saturi devi pur ricordarti un mantra di Mario: sorridere, divertirti.» (Domenico Misciagna, comingsoon.it)