The wife – vivere nell’ombra

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THE WIFE – VIVERE NELL’OMBRA

un film di Björn Runge
con Glenn Close, Jonathan Pryce, Max Irons, Christian Slater
sceneggiatura: Jane Anderson ● fotografia: Ulf Brantås
montaggio: Lena Runge ● musiche: Jocelyn Pook
produzione: Meta Film
distribuzione: Videa
Stati Uniti/Gran Bretagna, 2017 ● 100 minuti

v. doppiata in italiano

Oscar 2019: nomination a Glenn Close per la miglior attrice protagonista
Golden Globes 2019: premio per la miglior performance femminile in un film drammatico

Glenn Close sfiora il Premio Oscar con una delle sue performance più memorabili e coinvolte, in un ritratto agrodolce di senilità e di risentimenti.

Joe Castleman e la moglie Joan vengono svegliati all’alba da una telefonata proveniente dall’Europa. È la notizia che Joe ha vinto il premio Nobel per la letteratura. Mentre si prepara e poi ha luogo il loro soggiorno a Stoccolma in vista della premiazione, Joan ripensa ai quarant’anni passati al fianco del marito, al patto segreto su cui si è basato il loro matrimonio, al sacrificio lungo una vita della sua più grande ambizione. Qualcosa in lei matura. Un punto di rottura.

«Per me, questo film è come la musica; il modo in cui Glenn Close e Jonathan Pryce recitano mi fa pensare a due strumenti solisti che suonano insieme. Durante il montaggio è stato impossibile per me separare la storia dalla loro interpretazione, avevano la capacità di incorporare la sceneggiatura nella loro recitazione in un modo profondamente affascinante. Non è solo una storia plot-driven, basata sulla trama. La mia ambizione come regista è trovare il modo di lasciare liberi gli attori. Si tratta di trovare la musica della sceneggiatura, di lasciarla oscillare. Nella migliore delle ipotesi, il pubblico condividerà lo “swing” durante i momenti salienti del film”» (Björn Runge)

«Il regista Björn Runge mette la sua esperienza teatrale e il suo gusto per il dettaglio al servizio di una coppia di attori di enorme talento, capaci di inscenare un’intimità lunga decenni e di vampirizzarsi a vicenda a piccoli morsi, in una perfetta allegoria della relazione matrimoniale, dei compromessi che domanda e della dinamica duale che la contraddistingue, così che la ragione e il torto non sono mai limpidamente attribuibili, colpe e meriti non sono mai solo dell’uno o dell’altro, ma cause ed effetti della relazione stessa.» (Marianna Cappi, MYmovies.it)