Tre di troppo

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Tre di troppo

un film di Fabio De Luigi
con Fabio De Luigi, Virginia Raffaele, Barbara Chichiarelli, Renato Marchetti, Fabio Balsamo
sceneggiatura: Michele Abatantuono, Lara Prando, Fabio De Luigi
fotografia: Timoty Aliprandi ● montaggio: Consuelo Catucci
musiche: Stefano Della Casa
produzione: Warner Bros. Entertainment Italia
distribuzione: Warner Bros. Pictures
Italia, 2023 ● 107 minuti

v.o. in italiano

Godersi la vita e sopportare con raccapriccio gli amici con figli. Proprio non vogliono averli i due protagonisti ma uno scherzo del destino li sottopone a uno stress test. Secondo film alla regia per Fabio De Luigi per una commedia divertente e mai banale e due protagonisti che confermano la loro naturale simpatia e bravura.

Marco e Giulia vivono la propria vita di coppia in modo armonioso e passionale. Entrambi sfoggiano una forma invidiabile e una mise sempre alla moda. Per loro il mondo si divide in due: l’Inferno, abitato da genitori esasperati e soggiogati da piccoli esseri pestiferi, e il Paradiso, dove uomini e donne liberi da sensi di colpa, si godono i piaceri della vita senza figli e fieri di vivere in appartamenti sempre in perfetto ordine. Loro sanno bene da che parte stare, ben distanti da quelle coppie di amici in perenne crisi coniugale e logorati dalla vita da genitori. Eppure, il destino è già all’opera per sconvolgere le loro vite e sgretolare tutte le loro certezze: all’improvviso e inspiegabilmente, si risvegliano con tre bambini di 10, 9 e 6 anni che li chiamano mamma e papà. Liberarsene e tornare alla felice vita “precedente” diventerà il loro unico obiettivo.

«La genitorialità è un tema che mi piace molto, cerco di girarci intorno in forme ogni volta diverse. Mi hanno proposto questo copione due sceneggiatori. Mi sembrava l’occasione giusta per provare a misurarmi con la regia come hanno fatto altri colleghi. Mi sono divertito ad interpretare poi il ruolo di protagonista accanto a Virginia» (Fabio De Luigi)

«Ogni scelta ha una conseguenza, in una vita che ce ne presenta ogni giorno. È una questione di tempi, anche per la seconda regia di Fabio De Luigi, Tre di troppo: quelli misteriosi del fantastico che sconvolgono la vita della coppia di protagonisti e quelli comici di De Luigi e Virginia Raffaele, alle prese con una commedia che mette in primo piano il garbo e la creazione di situazioni al tempo stesso buffe o divertenti e vagamente realistiche, pur nella loro eccentricità. Insomma, nell’universale bivio figli o non figli tutti possiamo riconoscerci, con la soddisfazione di notare la laicità (in senso ampio) della posizione presa da questa storia. Non ci sono etichette o imposizioni, si respira una salutare aria di libertà e disincanto, ma non di superficialità. (…) Impossibile rispondere a cosa sia la felicità e come possa precipitare nella vita di ognuno di noi (…). Però un’ora e mezza e poco più di divertimento senza banalità sono un convincente analgesico per i tempi cupi, un digestivo a presa rapida (…). Un punto di ripartenza – dato dal rispetto per lo spettatore e la cura per la scrittura e i tempi comici – per un genere in decisa difficoltà negli ultimi tempi in Italia come la commedia.» (Mauro Donzelli, comingsoon.it)