Tutto il mio folle amore

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TUTTO IL MIO FOLLE AMORE

un film di Gabriele Salvatores
con Claudio Santamaria, Valeria Golino, Diego Abatantuono, Giulio Pranno
sceneggiatura: Umberto Contarello, Sara Mosetti ● fotografia: Italo Petriccione
montaggio: Massimo Fiocchi ● musiche: Mauro Pagani
produzione: Indiana Production Company
distribuzione: 01 Distribution
Italia, 2019 ● 97 minuti

v.o. in italiano

2019, Mostra del cinema di Venezia: fuori concorso

Gabriele Salvatores torna al road movie con un film ispirato al libro di Fulvio Ervas “Se ti abbraccio non aver paura”. E in equilibrio tra dramma e commedia mette in scena sentimenti che riconosciamo come veri. I nostri.

Sono passati sedici anni dal giorno in cui Vincent è nato e non sono stati sedici anni facili per nessuno. Né per Vincent, immerso in un mondo tutto suo, né per sua madre Elena e per il suo compagno Mario, che lo ha adottato. Willi, che voleva fare il cantante, senza orario e senza bandiera, è il padre naturale del ragazzo e una sera qualsiasi trova finalmente il coraggio di andare a conoscere quel figlio che non ha mai visto e scopre che non è proprio come se lo immaginava. Non sa, non può sapere, che quel piccolo gesto di responsabilità è solo l’inizio di una grande avventura, che porterà padre e figlio ad avvicinarsi, conoscersi, volersi bene durante un viaggio lungo le strade deserte dei Balcani in cui avranno modo di scoprirsi a vicenda, fuori dagli schemi, in maniera istintiva.

«Il viaggio, la musica, le strade senza nome dove emozioni e sentimenti trovano spazio per volare. Insomma, rock and roll! Di nuovo in strada, dove a volte ho bisogno di tornare. Come il Pifferaio Magico o un fool shakespeariano, un ragazzo di sedici anni si trascina dietro, per strade deserte, i tre adulti più importanti della sua vita. E li costringe a fare i conti con sé stessi e con l’amore che ognuno di loro è riuscito a conservare dentro di sé. Visto da vicino, nessuno è normale. E si può scoprire che è possibile amare anche chi è diverso da noi, a patto di non aver paura di questa diversità.» (Gabriele Salvatores)

«L’abitudine e il talento di Gabriele Salvatores per il road movie, unito a quello dei suoi interpreti, fa di Tutto il mio folle amore un esercizio particolarmente riuscito di dramma e commedia, un’opera dall’anima leggera e sempre in equilibrio col tema delicato della malattia. (…) Nei suoi momenti migliori è toccante, buffo e credibile, l’alchimia tra l’esordiente Giulio Pranno e Claudio Santamaria è strepitosa, e a tratti hai davvero la sensazione che se non ci fosse un ciak a bloccarli potrebbero andare avanti ancora a lungo, finendo di edificare il loro mondo oltre i confini del cinema. (…) Intorno ci sono i Balcani, misteriosi e accoglienti, con le loro pianure rocciose e le frontiere instabili. Circhi itineranti, vecchie palestre e brutti night diventano così i luoghi di un’educazione sentimentale e di un progressivo estraniamento culturale, riducendo la domanda del mondo che ogni viaggio comporta all’incontro (e alla separazione) dei due protagonisti. La colonna sonora generosamente rock, con cui Salvatores si è evidentemente divertito, fa il resto.» (Giorgio Viaro, bestmovie.it)