Siamo a Solofra, in provincia di Avellino, ma potremmo essere ovunque. Una giovane donna lavora in una fabbrica di pelli destinate all'alta moda. Nella catena di montaggio subisce lo sfruttamento e le umiliazioni di chi sta in fondo alla scala sociale. Nella vita privata vive sola col suo gatto, ama ballare alle feste, ha dei parenti, un ammiratore che non le piace e una grande forza di volontà. Ci sono un drone, un cellulare "galeotto", e c'è un uomo, o meglio la sua voce, con cui inizia una serie di misteriose conversazioni. Forse un padre da lungo tempo assente, forse in carcere. Forse, perché ti abbiamo già spiegato troppo.

LUCE è un film ellittico, sospeso tra realtà e immaginazione, tra una verità sociale scomoda descritta con realismo e una verità interiore fatta di desideri, incubi, pulsioni e, perché no, metafore di una condizione umana universale, mai del tutto definibile a parole, di resistenza alla solitudine, al senso di colpa e alla deprivazione affettiva.

in concorso
LOCARNO 77 FILM FESTIVAL

presentato alla
XXII EDIZIONE ALICE NELLA CITTA'
in occasione della
FESTA DEL CINEMA DI ROMA

un film di
SILVIA LUZI E LUCA BELLINO

interpretato da
MARIANNA FONTANA

con la voce di
TOMMASO RAGNO

una produzione
BOKEH FILM
STEMAL ENTERTAINMENT
con RAI CINEMA

con il contributo di
MIC - DG CINEMA e AUDIOVISIVO

con il sostegno di
REGIONE CAMPANIA
FONDAZIONE FILM COMMISSION REGIONE CAMPANIA

prodotto da
DONATELLA PALERMO

regia, soggetto e sceneggiatura
SILVIA LUZI E LUCA BELLINO

fotografia
JACOPO MARIA CARAMELLA

montaggio
SILVIA LUZI E LUCA BELLINO

suono
PAOLO BENVENUTI, DANIELE SOSIO

musica
STEFANO GROSSO, ALESSANDRO PAOLINI

distribuzione italiana
BARZ AND HIPPO

consulenza per la distribuzione
MICHELE ZANLARI

ufficio stampa
PUNTOeVIRGOLA

2023 | ITALIA | 95’ | COLORE

SILVIA LUZI E LUCA BELLINO



Silvia Luzi e Luca Bellino sono registi, sceneggiatori e produttori. La loro opera prima
Il Cratere (Crater, 2017) è stata presentata in anteprima alla 74° Mostra D'Arte Cinematografica di Venezia (Settimana della Critica, in concorso). Il film  ha vinto il Premio Speciale della Giuria al 30° Tokyo Film Festival e numerosi altri premi. Hanno anche diretto documentari pluripremiati, tra i titoli: La Minaccia (The Threat, 2008) e Dell'Arte della Guerra (On The Art Of War, 2012)

STORIA DI UN'OPERAIA


Il cinema di Silvia Luzi e Luca Bellino è libero e inetichettabile. E ragiona sulla sottile linea di confine tra verità e finzione. La loro opera seconda,
Luce, si muove in territori proletari e fantasmagorici, ed è incentrata sulla potenza interpretativa di Marianna Fontana, intensa protagonista senza nome e senza passato, che si conferma un'interprete matura, capace di confrontarsi con una sceneggiatura riscritta ogni giorno, con luoghi veri, persone reali, riprese in sequenza.

Una recitazione che non è più finzione ma messa in scena di se stessi. «Questo film rappresenta per me una grande sfida. Mi sono approcciata al lavoro dell'operaia con un forte trasporto emotivo e fisico. Per interpretare il mio personaggio ho dovuto capire veramente che cosa significhi lavorare in fabbrica. Mi si formavano i calli sulle mani, le gambe si piegavano, la testa mi faceva male. Sono partita dal lavoro sul corpo, perché è una fisicità che non mi appartiene. A livello caratteriale, la donna che interpreto ha molti lati oscuri, è una ragazza alla ricerca di libertà ma che vive in una condizione di costrizione. Nel film, la realtà e l'immaginazione si fondono».

Nonostante i mesi di lavoro duro e alienante in fabbrica, Marianna ha creato un bellissimo rapporto con gli altri operai: «Loro non sapevano che io facessi l'attrice. Nessuno sapeva che dovessimo fare un film, pensavano che fossi un'operaia come loro. La fabbrica non si è mai fermata per le riprese: noi ci siamo inseriti nella macchina e nei lororitmi frenetici».

ELLE DAILY, Roma 19 ottobre 2024

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