Nelle sale cinematografiche dal 23 gennaio, Luce si rivela un’ opera di una delicatezza e di una precisione preziose in un panorama cinematografico stracolmo di film lunghissimi che, solitamente, a un certo punto della narrazione perdono la strada per eccesso di cose da far vedere, da dire a uno spettatore che non chiede di essere “ostaggio” del film, ma parte attiva di esso, emotivamente e intellettualmente. Luce si snoda in 95 minuti asciutti, mai indulgenti, soffocati in una Irpinia congelata e ventosa, sospesa tra centri urbani mortificanti, una fabbrica di pellame, operai e operaie dimenticati da Dio e dai nostri intellettuali. Questo film parla di oggi, di come il tempo del lavoro si sia fermato a un livello di disuguaglianza, ingiustizia e ferocia che nulla a che fare col tempo rapido, distratto, approssimativo che stiamo attraversando.
Marta Rizzo, Articolo 21. Luce, un film che sa affrontare la contemporaneità tra ricerca di realtà e ricerca interiore – articolo completo